giovedì 6 marzo 2014

Gengar: l’Ombra di Clefable

Ciao a tutti. Oggi parleremo di Gengar e Clefable.
Il primo è l’ultimo stadio evolutivo di Gastly, di tipo spettro/veleno e dalla sesta generazione possiede una megaevoluzione, mentre il secondo è l’evoluzione finale di Cleffa e dalla sesta generazione è diventato di tipo Folletto (prima era normale).
Cosa hanno in comune?
Una leggenda narra che il ridente spettro è l’ombra del pokemon lunare.
Inoltre hanno molte coincidenze:
  • le braccia sono praticamente identiche;
  • le gambe sono tozze in tutti e due i pokemon;
  • le orecchie sono lunghe e a punta su tutti e due i pokemon.                                                                                                                                                                                                                             Ciononostante, ci sono delle differenze tra i due pokemon come la coda (arricciata per Clefable e a punta per Gengar), il ciuffo (arricciato per Clefable e spettinato per Gengar) e la schiena (Clefable ha due ali più scure rispetto al corpo mentre Gengar ha una sorta di spuntoni).
    Una cosa che rafforza questa leggenda è che le ombre non sono identiche all’originale ma sono distorte (con questo si potrebbe spiegare la faccia diversa).

    Inoltre, se davvero Clefable e Gengar furono creati per essere delle controparti, Clefable rappresenta la luce mentre Gengar rappresenta l’oscurità, ce lo può sostenere il fatto che, prima della sesta generazione, gli attacchi del primo erano inefficaci contro il secondo e viceversa; questo potrebbe significare che sia impossibile colpire la propria ombra e viceversa. 

    A rafforzare ulteriormente l’idea che Gengar sia l’ombra di Clefable ce lo da il pokèdex che descrive Gengar come pokemon Ombra.
    Il nome Gengar deriva del giapponese Doppelgänger che Wikipedia descrive così:
    Un Doppelgänger è un duplicato spettraleo realedi una persona vivente. Generato dalla paura, è una presenza che non può cessare.  Doppelgänger (letteralmente “doppio viandante”, assimilabile a “bilocato”) è un termine preso in prestito dal tedescoed è composto da doppel (“doppio”) e Gänger (“che va”, “che passa”, da gehen, “andare”). Si riferisce a un qualsiasi doppiao sosiadi una persona, più comunemente in relazione al cosiddetto gemello malignoo alla bilocazione. In alternativa descrive un fenomeno nel quale si vede la propria immagine con la coda dell’occhio.                                                          
                                                                  
               

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